sabato 25 giugno 2011

condanna a morte

Ogni anno, nel periodo estivo, ma non solo, centinaia e centinaia di cani vengono abbandonati.
Nonostante il grande lavoro fatto, sopra tutto negli ultimi anni, attraverso campagne di sensibilizzazione, il problema rimane  serio e di difficile risoluzione.
Dobbiamo ricordare, che i cani abbandonati vengono raramente accolti da qualcuno, mentre spessissimo muoiono sulle strade dove vengono investiti, o in seguito a maltrattamenti da parte di persone che non tollerano la loro presenza accanto alle loro abitazioni; in molti casi, finiscono in un canile, dove passeranno il loro tempo in attesa di trovare una soluzione migliore, cosa che visto i numeri spaventosi di ospiti nei rifugi, dimostra che il più delle volte tutto ciò non accade.
Parlando dell'argomento, sfido chiunque a dire che l'abbandono è una cosa  accettabile, eppure nonostante questo, una buona parte di persone che si scandalizzano di fronte all'argomento, prima o poi compiono lo stesso gesto.
Perchè?
L'unica spiegazione è, che chi decide di sbarazzarsi del proprio amico, in realtà si sente giustificato a farlo, per una serie di motivi che a differenza di quelli "degli altri"sono più seri e mettono a tacere la coscenza (se di coscenza si può parlare) del soggetto che compie un atto così crudele.
In realtà, alla base di una scelta del genere, non c'è null'altro che una dose massiccia di crudeltà, immaturità, irresponsabilità, egoismo, insensibilità.
Parlando di problema culturale, spesso si viene derisi, perchè con tutti i problemi che ci sono, questo appare tra le ultime file di un elenco lunghissimo, invece insisto a sottolineare che avere sulle spalle del paese un peso così grande come quello del randagismo è a mio parere un gravissimo segno di arretratezza, ma sopra tutto di una povertà spirituale e della dimostrazione della non cultura del rispetto dell'altro, sia esso un nostro simile, ma a maggior ragione un essere indifeso, più debole, che dipende da noi.
Il cane di famiglia è a tutti gli effetti il membro di un gruppo, che improvvisamente si trova solo con se stesso e tra mille difficoltà senza sapere come affrontarle, in balia di eventi imprevedibili e situazioni mai affrontate prima.
Evitare pericoli, procurarsi cibo e acqua, trovare riparo, in luoghi a lui sconosciuti, senza punti di riferimento porta il cane a uno stress altissimo, inoltre le brutte esperienze a cui può andare incontro, come maltrattamenti, e paure, possono lasciare segni indelebili nella psiche del cane, portandolo anche a forme di aggressività, così che, spesso, molti soggetti anche se recuperati, non avranno possibilità di trovare collocazioni in nuove famiglie, a causa di patologie comportamentali a volte di difficile risoluzione.
L'unico modo per mettere fine al problema, è la responsabilizzazione delle persone.
Nessuno ci obbliga ad acquistare o adottare un cane, è una scelta che si compie e come qualsiasi scelta, comporta delle conseguenze e le persone ne devono essere messe al corrente.
Se anche è vero che "un cane non è un figlio", volenti o nolenti il nostro amico a 4 zampe è un essere che dipende da noi in modo molto simile.
Si aspetta da noi una serie di cose precise, cure, attenzioni, complicità, affettività, e chi prende un cane con se deve essere coscente che questa serie di cose andranno mantenute fino all'ultimo giorno di vita del nostro amico.
Se per noi è un impegno gravoso, se siamo persone poco costanti, se non vogliamo limitazioni di nessun genere, nessuno ci obbliga a farlo, ma se desideriamo un cane accanto a noi dobbiamo mettere in conto una serie di cose precise, tra cui una serie di esigenze che il cane ha e che noi dobbiamo permettergli di mettere in atto.
A quanto pare, molte persone con l'arrivo dell'estate si accorgono improvvisamente che per loro è diventato impossibile continuare a tenere il proprio cane con se e trovano scuse banali e squallide per sbarazzarsi del quadrupede, convincendosi che tanto sicuramente qualcuno lo prenderà con se, che comunque se la caverà, che in fondo "è un cane" e forse è meglio per lui "tornare ad essere libero".
Balle!
L'abbandono di un cane è a tutti gli effetti un atto di crudeltà, la condanna a morte al nostro più caro amico, senza che lui abbia mai commesso un reato.
Voglio ricordare, che l'abbandono di un cane è invece a tutti gli effetti un reato punito dalla legge.
Per chiunque abbia bisogno di informazioni per passare una vacanza serena col propio cane, consiglio il sito:
http://www.dogwelcome.it
Buona vacanza a tutti

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